Salvatore
Dipasquale

Ragusa, Italy
Psicoterapeuta Analista Transazionale

Dirigente Medico, Specialista in Psichiatria, ASP 7 Ragusa

Credo che per alleviare la sofferenza psichica sia necessario integrare diverse competenze: una diagnosi accurata, una corretta terapia farmacologica, una psicoterapia ben strutturata ed eventualmente anche un intervento riabilitativo o psicoeducativo, il tutto amalgamato da una buona relazione terapeutica.
E’ questa la filosofia che applico, con dedizione ed entusiasmo, nel mio lavoro.

Chi sono


Sin dal liceo, quando ho studiato il pensiero di Sigmund Freud in Filosofia, sono rimasto affascinato dal funzionamento della mente umana e dalla "cura delle parole" per alleviare la sofferenza psichica. Per questa ragione ho deciso di diventare Psichiatra e Psicoterapeuta.
Durante il mio percorso formativo, sia in Italia che all'estero, ho approfondito le tematiche legate al rapporto medico-paziente e all’importanza della relazione terapeutica nel processo di cura, che deve essere basato sull’empatia, sul rispetto della sofferenza altrui e sulla fiducia nelle capacità del paziente. Ho scelto l'Analisi Transazionale poichè fa uso di concetti semplici, concreti ed interessanti, che permettono al paziente in tempi brevi di ottenere un miglioramento tangibile e una veloce risoluzione dei sintomi (clicca qui per saperne di più sull'Analisi Transazionale)
Da alcuni anni lavoro come Dirigente Medico di 1° livello presso l’Unità Operativa Complessa di Psichiatria dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa, alternando l’attività ambulatoriale territoriale a quella ospedaliera, alle consulenze nei vari reparti e al pronto soccorso. Mi occupo anche dell’ambulatorio di Psicogeriatria del Centro di Salute Mentale di Ragusa e delle attività riabilitative del Centro Diurno Alzheimer, ed ho acquisito una buona esperienza nel trattamento delle demenze e dei disturbi depressivi, del sonno e del comportamento nell’anziano.

Cosa curo


Sulla base di un’esperienza pluriennale, maturata grazie a diversi percorsi professionali in Italia e anche all’estero, seguo un approccio integrato, utilizzando differenti strategie terapeutiche tra cui psicoterapia individuale, di gruppo o di coppia, terapia farmacologica per la cura di:

Depressione

Disturbo Bipolare

Ansia e attacchi di panico

Disturbo ossessivo compulsivo

Insonnia

Disturbi Psicosomatici

Fibromialgia

Deficit della memoria e Alzheimer

Problemi familiari e di coppia

Collaboro inoltre con numerosi specialisti di diverse branche mediche al fine di poter garantire ai miei clienti un accurato iter diagnostico differenziale e il migliore trattamento possibile

Video

Intervento a “MTG” su “Conseguenze psicologiche del COVID 19”


Intervento a “MSalute” su “Fibromialgia e dolore cronico”


Intervento a “MSalute” su “Depressione e Ansia: conoscerle e superarle”


Intervento a “Buongiorno Quotidiano” su “Deterioramento Cognitivo e Alzheimer”


Intervento a “Medicina 74” su “Alzheimer: una malattia contro cui si può lottare”


Intervento a “TG Iblea” su “Benessere psicofisico della donna”


Intervento a “MTG” su “Demenza: percorsi diagnostici, terapeutici ed assistenziali”

Formazione e ricerca


Mi sono laureato presso l’Università di Catania con il massimo dei voti (110/110 e lode) e specializzato in Psichiatria presso lo stesso ateneo. Durante la specializzazione ho conseguito il diploma di Psicoterapeuta ad Orientamento Analitico - Transazionale.

Per tre anni ho svolto attività di ricerca presso il prestigioso “Institute of Psychiatry” del “King’s College Hospital” di Londra, focalizzando la mia attività sulla relazione tra stress ed insorgenza delle malattie psichiche. Ho avuto così la possibilità di confrontarmi con autorevoli opinion-leader nell’ambito della psichiatria europea e di pubblicare diversi articoli su riviste scientifiche internazionali, tra cui:

Journal of Psychiatric Research

Expert Opinion on Pharmacotherapy

Psychological Medicine

Journal of Evidence-Based Psychotherapies

Journal of Psychopharmacology

European Neuropsychopharmacology

Journal of Psychopathology

In ambito formativo, sono docente di Psicopatologia e Psicofarmacologia presso la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia “Performat” e ho preso parte, in qualità di relatore, a numerosi convegni medici ECM e corsi di formazione per il personale sanitario, nell’ambito della Psichiatria, della Psicoterapia, del rapporto medico paziente e delle problematiche dell’umanizzazione della medicina.

Ho svolto anche l’attività di Consulente Tecnico di Ufficio presso il Tribunale di Catania e attualmente sono iscritto all’albo dei consulenti del Tribunale di Ragusa.

Clicca qui per vedere il mio curriculum completo

Collaborazioni

Per saperne di più sul mio lavoro

Chi è lo psichiatra?
Lo psichiatra è un medico, perciò un professionista laureato in medicina e chirurgia, che ha poi conseguito la specializzazione in psichiatria. Lo psichiatra possiede una preparazione dettagliata sugli aspetti psicologici e biologici delle patologie psichiche ed essendo laureato in medicina, può somministrare farmaci.
Che pazienti cura lo psichiatra?
Lo psichiatra cura "il sintomo", a prescindere dal fatto che questo sintomo o un insieme di sintomi sia codificabile all'interno di un disturbo o patologia. In genere lo psichiatra si occupa di persone che soffrono di ansia, attacchi di panico, depressione, disturbi alimentari, disturbi psicotici o disturbi della personalità, valutando gli aspetti psicologici e biologici sottostanti e utilizzando, quando necessario, la terapia farmacologica o la psicoterapia, qualora possieda anche un diploma di psicoterapeuta.
Che domande fa lo psichiatra?
Durante la prima visita generalmente lo psichiatra chiede di descrivere il disagio che ha portato la persona a cercare un aiuto. Successivamente si può cercare di capire quando, come e se c’è qualcosa che può avere causato la sofferenza. Molto spesso ci si sofferma anche sulle eventuali terapie farmacologiche già assunte, su malattie fisiche o presenza di disturbi analoghi a quelli lamentati a carico dei famigliari. Una volta raccolta un'accurata anamnesi, si formula una diagnosi che comunque va confermata ed approfondita durante i vari incontri.
Che differenza c’è tra lo psichiatra e lo psicologo?
Lo psichiatra è un laureato in medicina e specializzato in psichiatria, mentre lo psicologo è un laureato in psicologia senza alcuna specializzazione. Lo psicologo offre consulenze psicologiche o si limita ad attività di diagnosi tramite la somministrazione di test, ma non può effettuare psicoterapie, a meno di conseguire un diploma presso una scuola di psicoterapia riconosciuta dal M.I.U.R. (Ministero Istruzione Università Ricerca).
Chi è lo psicoterapeuta?
Lo psicoterapeuta, è un professionista, laureato in Psicologia o in Medicina, che ha conseguito una specializzazione post-universitaria di almeno 4 anni in Psicoterapia, presso scuole di specializzazione universitarie o istituti privati riconosciuti dal M.I.U.R. Lo psicoterapeuta possiede in più gli strumenti e le tecniche per intervenire sul problema e per svolgere attività di cura, differenti per ogni approccio di psicoterapia. Molto spesso lo psichiatra è anche psicoterapeuta, il che significa che può svolgere anche psicoterapia oltre a somministrare psicofarmaci. Ad ogni modo, si consiglia di effettuare un percorso di psicoterapia esclusivamente con medici, psichiatri o psicologi che abbiano conseguito il diploma di specializzazione di 4 anni in psicoterapia.
Cosa si intende per psicoterapia?
Il termine psicoterapia significa "cura dell'anima" e fa riferimento alle terapie della psiche che si servono di strumenti psicologici, quali il colloquio, la relazione, le prescrizioni terapeutiche, con l’intento di creare un cambiamento, nei processi psicologici o nei comportamenti, orientandolo verso il ben-essere. Per far ciò si può intervenire sulle percezioni, sui vissuti, sui sintomi, sulla comunicazione, sulle relazioni, sulle reazioni e sugli stati emotivi.
In cosa consiste la psicoterapia?
Chi sceglie di iniziare una terapia deve essere disposto prima di tutto a mettersi in gioco, per migliorare la propria qualità della vita, entrando in contatto e prendendo confidenza con le proprie emozioni (paura, rabbia, dolore, piacere, vergogna, etc.), per capire e conoscere i propri pensieri e i propri comportamenti. In questo modo è possibile l’acquisizione di nuovi punti di vista e nuove alternative di scelta che portano nella direzione di un cambiamento graduale verso il benessere.
Quando è necessario entrare in psicoterapia?
Non è possibile definire a priori un “momento giusto” in cui chiedere un sostegno, proprio perché è importante che questo sia frutto di una elaborazione personale. Potrebbe esserlo quando si intende cambiare la propria vita in meglio, ponendo fine ad una sofferenza, a un pensiero che ci disturba, a un comportamento o reazione che per quanto ci sforziamo di cambiare, non riusciamo a farlo. Ancora quando sentiamo di voler trovare una soluzione definitiva ai nostri problemi, ma anche quando sentiamo di avere qualche difficoltà con gli altri o con il mondo. Ci si può rivolgere ad uno psicoterapeuta, anche quando non si ha un disturbo grave. Ad esempio quando non si riescono a raggiungere degli obiettivi che ci prefiggiamo o ancora quando desideriamo accrescere e sviluppare il nostro benessere interno. In ogni caso, è bene sottolineare che rivolgersi ad uno psicoterapeuta significa riservarsi un tempo ed uno spazio per sé, che non deve essere inteso come un obbligo bensì come un’opportunità ed un vantaggio.
La psicoterapia è davvero utile?
Assolutamente si, anzi si potrebbe dire che la psicoterapia è risolutiva, giacchè i farmaci concentrano prevalentemente la loro azione sui sintomi, mentre la psicoterapia agisce sulle cause sottostanti il disagio psichico. Numerosi studi scietntifici confermano l'utilità della psicoterapia in associazione con la terapia farmacologica per il trattamento dei più comuni disturbi psichiatrici.
Posso intraprendere un percorso psicoterapeutico con un counsellor o un pedagogista?
Il counsellor è una figura professionale che, avendo conseguito uno specifico diploma al seguito di un Corso di Studi almeno triennale, è in grado di favorire la soluzione di disagi esistenziali che non comportino, tuttavia, cambiamenti significativi, una ristrutturazione profonda della personalità nè tantomeno la risoluzione dei sintomi. Il pedagogista invece possiede una laurea specialistica in scienze della formazione e si occupa di psico-educazione. Tuttavia, sia i counsellor che i pedagogisti non possiedono una formazione medico-scientifica ed psico-umanistica adeguata per poter proporre un percorso di psicoterapia, nè tantomeno sono legalmente abilitati a farlo.
Che differenza c’è tra lo psichiatra e il neurologo?
Lo psichiatra e il neurologo sono entrambi laureati in medicina, che hanno effettuato tuttavia due scuole di specializzazione diverse. Lo psichiatra è specializzato nella cura delle patologie mentali e del disagio psichico (depressione, ansia, attacchi di panico, disturbi alimentari, ecc), mentre il neurologo è specializzato nella cura di malattie organiche del sistema nervoso centrale e periferico (cervello, midollo spinale, nervi cranici e spinali, apparato neuromuscolare) e si occupa quindi di pazienti affetti da cefalea, malattie cerebrovascolari, epilessia, morbo di Parkinson ed altre patologie.
Posso curare il mio disagio psichico con il mio medico curante o un neurologo?
Sebbene un medico di base o un neurologo, in quanto medici appunto, possono prescrivere psicofarmaci, è consigliabile che il disagio psichico venga preso in carico da uno psichiatra o psicoterapeuta, che possiede conoscenze e strumenti diagnostici e terapeutici più approfonditi ed efficaci per la valutazione e la risoluzione del caso.
Posso affidarmi ad un neuropsichiatra?
Il termine "neuropsichiatra" è un concetto obsoleto. In atto esistono tre specialisti: lo psichiatra, il neurologo e il neuropsichiatra infantile. Quest'ultimo si prende cura dei disturbi psichiatrici e neurologici per pazienti esclusivamente di età inferiore ai 18 anni di età. Non ha quindi senso parlare di "neuropsichiatra" per la cura di soggetti maggiorenni
Gli psicofarmaci funzionano? Danno dipendenza? Hanno effetti collaterali?
Esiste una sterminata casistica scientifica che conferma l'utilità e le'efficacia del trattamento psico-farmacologico. Per quanto concerne il concetto di "dipendenza" riguarda prevalentemente gli ansiolitici, ovvero le benzodiazepine. Questi farmaci possono essere considerati dei farmaci sintomatici, in quanto in breve tempo risolvono la sintomatologia ansiosa in modo efficace, tuttavia possono creare tolleranza, ovvero con il progredire del tempo si riduce, a parità di dose, l'effetto terapeutico, oppure dipendenza, cioè si manifesta una sintomatologia in caso di sospensione. Per questo motivo devono essere assunti per un breve periodo e sotto stretto controllo medico. Gli altri psicofarmaci in genere non danno problemi di dipendenza, nonostante questo è opportuno che la loro assunzione venga comunque effettuata sotto il controllo dello specialista. Infine, per quanto concerne gli effetti collaterali, gli psicofarmaci hanno in genere, salvo alcune rare eccezioni, un profilo di effetti collaterali sovrapponibile a quello degli altri farmaci comunemente utilizzati